La verità, vi prego, sul … social recruiting.
21 Giu 2013 - Articoli
Arrivo sicuramente ultimo a parlare di questa interessante ricerca di Adecco su digital reputation e social recruiting
Arrivo ultimo perchè un filo perplesso: molti commenti che ho letto evidenziavano di vedere, nei dati riportati, l’inevitabile poderosa ascesa dei social come strumenti per il recruiting.
Prima di continuare, date una buona lettura all’infografica.
Fatto? Molto bene.
Ora vi chiedo un semplice esercizio di elaborazione: mi dite in che modo, nell’immagine che segue, si possano leggere i dati in maniera tale da sostenere una predominanza degli strumenti “social”?
Domanda: “Quanto ritieni utili i canali online per l’incontro tra domanda e offerta?”
A mio modo di vedere, Facebook è ritenuto utile da una netta minoranza di recruiter e candidati, mentre LinkedIn è apprezzato dai recruiter… anche se i candidati non sembrano volersene rendere conto.
Tralasciando altre letture che ci porterebbero fuori strada (chi sono quel 17% di recruiter che non ritiene utile nemmeno LinkedIn? E che succede quando, magari ad un incontro di settore, si trovano a bere un aperitivo fianco a fianco dei colleghi che ritengono indispensabili anche YouTube e le non meglio precisate “App”? Si saluteranno, almeno?)direi che sicuramente un interesse per l’universo social lo si può riscontrare.
Se non che… passa qualche tempo e arriva questo
8 direttori del personale su 10, secondo la società di ricerca del personale Robert Half non si fidano di LinkedIn? Ma… ed i dati di prima? Capirei un po’ di differenza, ma qui si è ribaltato letteralmente il risultato.
Sempre più perplesso, vado alla fonte della seconda ricerca, che in realtà sembra essere dello scorso anno (2012). La potete trovare qui
Morale della storia: ancora un po’ perplesso, e non molto rassicurato dai numeri, cerco di stilare un piccolo vademecum per i candidati sulla materia.
“Meglio il cv classico o il profilo sui social network?” Ma che domanda è? Tutti e due. Anzi, già che ci sei, aggiungi anche una bella lettera di presentazione. Non puoi sapere a quale formato darà più attenzione il recruiter che riceverà la tua candidatura.
“Tenere il proprio profilo social sempre aggiornato” Se stai cercando lavoro, sicuramente cominciare a farlo sapere in giro è un buon inizio. Rimarrai sorpreso da quante segnalazioni riceverai dagli altri… a cui non avresti mai pensato da solo.
“Riportare informazioni veritiere sul proprio profilo social” Perchè, invece il curriculum vitae classico lo infarcivi di cavolate? La veridicità delle dichiarazioni di un candidato relativamente alle sue passate esperienze sono un elemento essenziale, mentire on-line oppure off-line, oltre che scorretto, ormai è semplicemnte inefficace. La sovrabbondanza di dati esistenti su ognuno (e sui contatti di ognuno) hanno reso le gambe delle bugie cortissime…
E soprattutto un consiglio: curare la propria reputazione on-line è importante. Ma senza dimenticarsi della persona. Le aziende saranno incuriosite dalla prima, ma assumeranno la seconda. Si spera.
Tag: candidati, digital reputation, ricerca, social recruiting