“Ma se non sono laureato, a che mi serve LinkedIn?”
5 Giu 2014 - Articoli
Recentemente, parlando di orientamento al lavoro con un gruppo di corsisti, mi è stata fatta la domanda nel titolo.
Mi ha dato l’occasione per riflettere sulla “prima impressione” che può fare LinkedIn a chi ancora non lo conosce, ed ho deciso di scriverci un piccolo post…
Laureati, Specialisti e (tanti) Manager. Ma non solo!
Sicuramente la media degli iscritti su LinkedIn tende agli “alti profili”, ma tutte le categorie professionali sono rappresentate: proprio in questi giorni sono stati raggiunti i 7 milioni di iscritti in Italia (e 300 milioni nel mondo) ed è ragionevole pensare che crescendo ancora questo numero diventerà sempre più rappresentativo della popolazione lavorativa.
Ma non è per questo motivo che mi sento di raccomandare a “tutte” le categorie professionali l’iscrizione al social network…
Meglio soli che (troppo) accompagnati…
Se c’è una categoria professionale fortemente presente in LinkedIn è quella dei recruiter: è semplicemente diventato uno strumento di lavoro di cui è sconsigliabile fare a meno.
Per i candidati, questo porta una serie di considerazioni:
– è utile essere su LinkedIn per trovare “in anteprima” le offerte che vengono pubblicate… in alcuni casi soltanto sul social network;
– è utile essere su LinkedIn per tenere i contatti con il “proprio” recruiter, aggiornarsi sulle aziende, richiedere feedback, portare avanti le proprie autocandidature (come? ne avevo già parlato qui)
-è utile essere su LinkedIn, infine… perchè ancora non ci sono “tutti gli altri”! Non so quanto la situazione durerà, ma finchè è possibile conviene sfruttare al massimo questo piccolo “vantaggio”.
Ed ora… cosa aspettate ad andare a crearvi il vostro profilo?
Tag: candidati, iscritti, italia, LinkedIn, recruiting 2.0, Social network, social recruiting