Aiuto, ho un “buco” nel curriculum!

17 Lug 2014 - Articoli

L’espressione “buco nel curriculum” indica colloquialmente un periodo “vuoto” fra le proprie esperienze lavorative: in pratica, la persona non dice di che cosa si è occupata in quel periodo.

Per prima cosa, un chiarimento è doveroso: avere un “buco” nel proprio curriculum non è certo una colpa, ed attualmente non si tratta nemmeno più di una cosa “particolare” come un tempo.

Tuttavia, specialmente se si tratta di un periodo lungo, verrà sicuramente “notato” durante il vostro prossimo colloquio di lavoro: come parlarne?

buco nel cv

Sicuri di non aver proprio niente da scrivere?

Ho conosciuto candidati che a seguito di una esperienza di lavoro poco felice in un determinato settore (o con una specifica azienda) preferivano rimuovere in blocco il periodo, per evitare domande di approfondimento durante il colloquio: pratica sconsigliabile, perché così facendo si “stuzzica” anche di più la curiosità dell’intervistatore. Meglio riportare brevemente l’esperienza, specificando poi eventualmente durante il colloquio vero e proprio che non si avrebbe particolare interesse a riprendere quell’attività.

Stessa cosa per le esperienze di lavoro “non formalizzate” : anche se non è possibile indicare il nome dell’azienda, è bene indicare almeno che si è operato in quel settore, e di cosa ci si è occupati. In fondo si tratta comunque di una esperienza svolta, dove si saranno sviluppate conoscenze e competenze da utilizzare nelle future attività.

E se davvero non si è svolta alcuna attività lavorativa?

Come dicevo, nessun pregiudizio verso il periodo di “buco”: tuttavia, potrebbe esservi chiesto di parlarne. Meglio quindi se anche in un periodo di disoccupazione la persona è rimasta attiva: frequentando corsi di formazione, dedicandosi in maniera sistematica alla ricerca di lavoro, svolgendo attività saltuarie o impegnandosi nel volontariato. Spesso il recruiter farà la “fatidica domanda” anche per cercare di capire come reagisca la persona in un momento di oggettiva difficoltà: più riuscirete a dimostrare di non esservi persi d’animo e migliore sarà l’impressione che riuscirete a fare.


One response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *