Le neolaureate sono più brave. Ma dallo stipendio non si vede.
14 Ott 2014 - Articoli
E’ uscita la terza edizione del rapporto del Centro Studi e Ricerche Bachelor sulla situazione occupazionale dei neolaureati. E come potete capire dal titolo, alcuni dati meritano una riflessione.
Più brave ma…
Le neolaureate intervistate (campione di 1000 persone selezionate casualmente fra i laureati nel 2011) sono più “brave” dei colleghi uomini: più alta la media del voto di laurea, maggiore il numero dei titoli conseguiti “in corso”: 66,8% contro il 60,7%.
Una questione di scelte?
Notevoli alcune differenze di scelte di indirizzo fra i due gruppi: forte propensione femminile per l’area umanistica, mentre l’ingegneria si conferma ancora in larga parte territorio maschile.
Questo elemento potrebbe forse aiutare a capire i dati successivi (credetemi, qui parla un “umanista puro”). Forse.
Ma è possibile che la percentuale di disoccupazione possa variare così tanto solo per via di questo elemento?
Ma anche una volta trovato lavoro, la disparità non finisce e i dati sugli stipendi medi colpiscono ulteriormente (qui trovate l’articolo da cui è ripresa l’infografica):
Pur considerando tutte le eccezioni possibili, ritengo la ricerca abbastanza accurata da poter sostenere che malgrado tutto l’impegno le opportunità non siano, ancora oggi, “pari” proprio per niente. E la posizione del nostro Paese nel Global Gender Gap Report sembra purtroppo pienamente giustificata.
Tag: donne, gender gap, laurea, lavoro, occupazione, pari opportunità, stipendio