In un momento difficile per tutti, voglio dedicare un post a chi già da prima che tutto questo iniziasse stava affrontando una situazione non certo semplice: la ricerca di un nuovo lavoro. Adesso che per forza di cose siamo assolutamente limitati negli spostamenti e nelle attività, nella forte incertezza su quello che sarà il futuro e con nubi scure che si addensano sullo scenario economico la cosa migliore da fare è aspettare che tutto finisca e poi decidere cosa fare, giusto?
Sbagliato.
Proprio adesso, con del tempo a disposizione e qualche strumento adeguato, è invece il momento perfetto per potenziare la strategia di ricerca di un nuovo lavoro, magari partendo da qualche considerazione…
I. I vostri potenziali “target” sono decisamente in ascolto: magari non sarà il momento più adeguato per inviare una autocandidatura nell’azienda dei vostri sogni, ma agenzie per il lavoro e società di ricerca e selezione sono decisamente operative, anche se da remoto. Molte hanno anche comunicato di voler dedicare questo momento “particolare” alla ricerca dei potenziali candidati migliori, in modo da poter arricchire il proprio database. Cosa state aspettando?
II. Questa “pausa forzata” permette di dedicarsi a rivedere finalmente “da zero” l’impostazione del proprio curriculum vitae, scegliendo un formato adeguato e preparandone più versioni (diverse, ma ovviamente coerenti) da utilizzare per differenti tipologie di candidature. Spesso è qualcosa che da tanti viene rimandato “a quando ci sarà tempo”: ecco, adesso il tempo c’è.
III. Già che state sistemando il curriculum, non dimenticatevi della vostra presenza digitale: i social network sono per forza di cose molto attivi in questo momento. Rivedere il proprio profilo LinkedIn, sviluppare il proprio network professionale ed interagire con i contributi che ritenete più adatti ed utili per la vostra professionalità, cominciare a fare pratica con nuovi strumenti di comunicazione, magari cominciare perfino a pubblicare un vostro blog: tutte attività valide che oltre a permettervi di impiegare tempo in maniera costruttiva, serviranno a potenziare il vostro personal branding per “dopo”. Già che ci siete, evitate di condividere su Facebook bufale allarmistiche o polemiche sterili, la reputazione digitale è un elemento fondamentale anche adesso.
IV. “Manutenzione” del proprio profilo professionale, ma anche sviluppo! La condizione di smart working forzato ha fatto aumentare vertiginosamente la disponibilità di corsi online, webinar, accessi gratuiti o di prova a moltissime risorse formative: scegliete bene cosa può interessarvi maggiormente e sfruttatele, consapevoli che niente andrà perduto. A mio modo di vedere, “come ha impiegato il tempo durante la quarantena” potrebbe diventare una normale domanda da colloquio di lavoro in un prossimo futuro.
V. Gestire più attività contemporaneamente richiede una organizzazione ben definita, ancora di più in un momento come questo dove la permanenza forzata in casa può risultare un po’ destabilizzante. Potrà forse sembrare di avere tanto tempo a disposizione, ma sicuramente non è diventato infinito: per questo motivo serve pianificare con attenzione “cosa fare e quando”, dedicando tempi adeguati (magari un pochino abbondanti, per non rischiare di non riuscire a fare tutto e cadere nella procrastinazione) per ogni attività. Un semplice planning settimanale può aiutare moltissimo, così come suddividere le giornate in tempo “di ricerca”, tempo dedicato alle “attività domestiche” e tempo di svago e riposo“.
VI. In questo momento tutto si svolge un po’ più lentamente, ed anche qui potrebbe nascondersi una opportunità: perché non dedicare un po’ di tempo a pensare se la tipologia di lavoro che si sta cercando sia quella più adatta? Viene effettivamente richiesto nel mio territorio di riferimento, sono in grado di svolgerlo portando un valore aggiunto, mi piace davvero farlo? Tutte domande interessanti, le risposte alle quali potrebbero generare significativi cambi di rotta nella propria ricerca.
VII. Se gli altri punti hanno portato dei risultati, si arriverà anche al momento di sostenere un colloquio. Solo che attualmente sarà forzatamente via web. Mentre alcune considerazioni relative al “come” presentarsi e al “cosa” dire restano sempre valide, potrebbe essere utile anche cominciare a fare pratica con varie piattaforme e strumenti per le videochiamate… gli stessi che adesso stiamo utilizzando tutti per rimanere in contatto con amici e parenti. In fondo, la prima impressione è fondamentale anche in questi casi.
Giusto qualche considerazione su una attività che adesso sembra più complessa che mai, ma che sicuramente non verrà risolta con “stiamo a vedere come va”. In fondo la situazione attuale può sicuramente aiutarci ad allenare la nostra capacità di trovare nuove soluzioni e approcci differenti, non credete?